Nato a Brusaporto (BG) il 15 Settembre 1921 e deceduto a Cesano Maderno nel 1996.
Svolge il servizio militare a Torino dove ha un posto nella banda dell’esercito.
Vive al Villaggio Snia dove intraprende la sua attività antifascista.
In seguito a delazioni, viene arrestato assieme al futuro cognato, Luigi Signorelli, ed entrambi vengono condotti prima presso la caserma della GNR di Cesano Maderno, poi nel carcere di Monza dove vengono sottoposti a violenze da parte delle guardie repubblichine.
Luigi riuscirà poi a fuggire, mentre Emilio verrà internato in campo di concentramento in Polonia. Da qui riuscirà a fuggire nel settembre del 1943 ed a ritornare a casa dopo un viaggio compiuto a piedi ed essenzialmente di notte, rimanendo nascosto durante il giorno.
A casa, entra a far parte della 185° Brigata Garibaldi, come testimoniano i documenti rilasciatigli dal Ministero dell’assistenza post bellica e le tessere dei corpi di appartenenza a lui intestate.
Partecipa alle azioni partigiane del cesanese e lui che, avendo adempiuto agli obblighi militari ha dimestichezza con le armi, si incarica di sparare contro la caserma di Cesano Maderno, durante l’attacco del 21 aprile, con una mitragliatrice da 20 mm, prelevata a Desio in un deposito nell’autunno del ’44.
Dopo la guerra sposa Vita Signorelli: con lei l’ANPI di Cesano ha raccolto una testimonianza che si può trovare qui.
Emilio è stato presidente della sezione dell’ANPI “G. Pellegatta “ di Cesano Maderno dal 1992 al 1995.